Non pubblico nulla dalla fine dell'assistentato, eppure il numero di visite continua ad aumentare.
Se non trovate più nessun aggiornamento, è perché mi rattrista immensamente ricordare che questa parentesi è chiusa. Non sono più l'assistente d'italiano del liceo T. Maulnier, non vedo più i miei studenti, alcuni di loro sono ora studenti universitari (e così cari al mio cuore sono quelli che ancora sento su Fb), altri mi hanno dimenticata con l'arrivo della nuova assistente...
Così non c'è altro da raccontare, almeno non qui.
Altrove, nel Calderone, si ammassano pensieri-parole-melodie-immagini, e forse a breve una nuova pagina verrà scritta, quella del tirocinio che farò da gennaio. Tre (forse 4) mesi al Consolato Italiano... Ginevra. E chissà che io non possa rendere concreta la promessa fatta anni fa a J.: tornare, entrambi, nella città della nostra infanzia, insieme.
Un angolino virtuale in cui trascrivere l'emozionante esperienza d'assistentato in Francia!
mercoledì 21 dicembre 2011
venerdì 29 aprile 2011
Je vais bien, ne vous en faites pas...
Sto bene. Anche se non voglio ripartire. Anche se mi piange il cuore di dovermene andare. Di dover salutare le persone alle quali mi sono così affezionata. Anche se non voglio tornare in quelle lande sperdute dove nulla succede mai. Anche se la mia xenofilia sarà ridotta a patir la fame, perché lì di stranieri neanche l'ombra, mentre qui incontri persone di ogni nazionalità ad ogni angolo di strada. Anche se dopo un poco soffocherò di nuovo, brucerò dalla voglia di ripartire, di fare un nuovo viaggio, di scappare dalla banalità di un quotidiano culturalmente troppo povero.
Da domani guarderò di nuovo il cielo alla ricerca di aerei in cui sognare di salire, e partire lontano...
Da domani guarderò di nuovo il cielo alla ricerca di aerei in cui sognare di salire, e partire lontano...
there's still a place for people like us
venerdì 15 aprile 2011
Ce n'est qu'un au revoir
Oggi è stato il mio ultimo giorno d'insegnamento nel liceo. L'esperienza didattica è conclusa, e benché mi rimangano 15 giorni da trascorrere liberamente in città prima di tornare in Italia, da domani mi annoierò un poco. Ho fatto tante foto, preparato qualcosa per ognuno dei miei più cari studenti, trascorso quanto più tempo possibile immersa nell'atmosfera del T. Maulnier. Tra ieri ed oggi, sono emotivamente sulle montagne russe: momenti di pura felicità e di grande tristezza si alternano senza pause. Una classe dalla quale non mi aspettavo nulla mi ha sorpresa, lasciandomi un foglio pieno di dediche. Le mie Terminales sono state magnifiche, mi hanno immensamente commossa. E una persona carissima mi ha scritto qualcosa di così intenso da farmi piangere come una fontana. Senza parlare del bigliettino scoperto nella mia borsa, che ha suscitato un'altra ondata d'emozione.
Stasera ho la fortuna di poter passare qualche ora con studenti e professori al di fuori del contesto scolastico, tra pizze e sfide a bowling. Credo sarà il momento più bello, ma anche l'arrivederci più difficile da fare...
Stasera ho la fortuna di poter passare qualche ora con studenti e professori al di fuori del contesto scolastico, tra pizze e sfide a bowling. Credo sarà il momento più bello, ma anche l'arrivederci più difficile da fare...
mercoledì 30 marzo 2011
On s'est donné rendez-vous dans un mois... pour la fin de cette aventure
Tra un mese esatto, a quest'ora, sarò in Italia.
Non so se esserne felice o triste.
So però che piangerò nel salutarli, i miei cari studenti. E i professori che mi hanno accolta a braccia aperte.
Che mi mancheranno, perché sono stati importanti, perché mi hanno insegnato molte cose, mi hanno regalato tanti sorrisi, momenti intensi, ricordi. Che mi mancheranno perché mi sono affezionata a loro.
Vorrei far qualcosa per ringraziarli. Mille idee, troppo poco tempo, la documentazione per la tesi da completare, la burocrazia per chiudere il conto/disabilitare la scheda/concludere il contratto...
Arrivando qui ero piena di dubbi, chiedendomi cosa ci venissi a fare in un liceo, io che non ho mai pensato all'insegnamento come mestiere. Pensavo che non sarei riuscita ad insegnare niente, perché non ho la vocazione, la pazienza, la generosità necessarie per insegnare.
Devo ricredermi. Non sulle mie capacità, ma sull'esperienza in sé.
Ero convinta che ciò che mi sarebbe mancato di più sarebbe stato il ritmo di vita, frenetico, intenso, colto.
Poi la città, il beltempo quasi perenne, le temperature miti, le biblioteche, gli amici.
...E invece ciò che mi mancherà di più sarà il liceo, le persone che vi ho conosciuto, le esperienze di vita che ho potuto sperimentarvi, l'ambiente chiassoso,impregnato di cultura. I miei fratellini, le mie sorelline, e coloro che hanno un posto ancor più speciale nei miei affetti.
Senza dimenticare le pesti, le due volpi gemelle addomesticate e quell'antipatica megera che cospira sempre alle spalle altrui. No, questi ultimi non mi mancheranno intensamente, ma saranno comunque ricordi che contemplerò con nostalgia.
So che quest'esperienza è un regalo, e ne sono grata. Rimpiango solo che sia stato così breve, perché avrei voluto accompagnarli almeno un altro poco, almeno fino alla fine dell'anno scolastico. E imparare a conoscerli di più, anche se ciò avrebbe reso l'arrivederci più difficile.
Ha ragione Venditti, quando dice che fantastica storia è la vita...
Non so se esserne felice o triste.
So però che piangerò nel salutarli, i miei cari studenti. E i professori che mi hanno accolta a braccia aperte.
Che mi mancheranno, perché sono stati importanti, perché mi hanno insegnato molte cose, mi hanno regalato tanti sorrisi, momenti intensi, ricordi. Che mi mancheranno perché mi sono affezionata a loro.
Vorrei far qualcosa per ringraziarli. Mille idee, troppo poco tempo, la documentazione per la tesi da completare, la burocrazia per chiudere il conto/disabilitare la scheda/concludere il contratto...
Arrivando qui ero piena di dubbi, chiedendomi cosa ci venissi a fare in un liceo, io che non ho mai pensato all'insegnamento come mestiere. Pensavo che non sarei riuscita ad insegnare niente, perché non ho la vocazione, la pazienza, la generosità necessarie per insegnare.
Devo ricredermi. Non sulle mie capacità, ma sull'esperienza in sé.
Ero convinta che ciò che mi sarebbe mancato di più sarebbe stato il ritmo di vita, frenetico, intenso, colto.
Poi la città, il beltempo quasi perenne, le temperature miti, le biblioteche, gli amici.
...E invece ciò che mi mancherà di più sarà il liceo, le persone che vi ho conosciuto, le esperienze di vita che ho potuto sperimentarvi, l'ambiente chiassoso,impregnato di cultura. I miei fratellini, le mie sorelline, e coloro che hanno un posto ancor più speciale nei miei affetti.
Senza dimenticare le pesti, le due volpi gemelle addomesticate e quell'antipatica megera che cospira sempre alle spalle altrui. No, questi ultimi non mi mancheranno intensamente, ma saranno comunque ricordi che contemplerò con nostalgia.
So che quest'esperienza è un regalo, e ne sono grata. Rimpiango solo che sia stato così breve, perché avrei voluto accompagnarli almeno un altro poco, almeno fino alla fine dell'anno scolastico. E imparare a conoscerli di più, anche se ciò avrebbe reso l'arrivederci più difficile.
Ha ragione Venditti, quando dice che fantastica storia è la vita...
lunedì 7 marzo 2011
Racisme, égoïsme, et une vie perdue...
Sono disgustata.
È assolutamente impensabile che nel 2011, in un Paese civilizzato ed evoluto come la Francia, la ristretta mentalità di un padre arabo consideri abominevole che sua figlia frequentiun francese. CHE SCHIFO!
I miei allievi hanno ragione, che sia stato fisicamente o psicologicamente, quell'uomo è responsabile della morte di sua figlia.
Un minuto di silenzio nel cortile della scuola, oggi, e un lancio di palloncini giovedì, simbolico addio ad una ragazza che non ho conosciuto abbastanza, ma la cui scomparsa tocca profondamente molte persone.
L'indagine sull'ipotetico suicidio non dà ancora risposte, e molti si sentono frustrati di non sapere la verità. Ma questo non la riporterà in vita.
Una vita persa per un principio egoistico e razzista.
E poi dicono che siamo tutti esseri umani...
È assolutamente impensabile che nel 2011, in un Paese civilizzato ed evoluto come la Francia, la ristretta mentalità di un padre arabo consideri abominevole che sua figlia frequenti
I miei allievi hanno ragione, che sia stato fisicamente o psicologicamente, quell'uomo è responsabile della morte di sua figlia.
Un minuto di silenzio nel cortile della scuola, oggi, e un lancio di palloncini giovedì, simbolico addio ad una ragazza che non ho conosciuto abbastanza, ma la cui scomparsa tocca profondamente molte persone.
L'indagine sull'ipotetico suicidio non dà ancora risposte, e molti si sentono frustrati di non sapere la verità. Ma questo non la riporterà in vita.
Una vita persa per un principio egoistico e razzista.
E poi dicono che siamo tutti esseri umani...
domenica 6 marzo 2011
Dernière ligne droite
Conclusa la magnifica parentesi irlandese (ho lasciato un pezzetto del mio cuore a Dublino*), eccomi di ritorno a Nizza per l'ultimo mese e mezzo. Ebbene sì, la prossima volta che gli studenti saranno in vacanza, io avrò concluso il mio lavoro d'assistente nel liceo. A fine aprile scade il contratto con il Ministero dell'Istruzione, ma siccome le ferie inizieranno dal 16, alcune mie colleghe stanno già progettando di ripartire in quei giorni...
Io invece no, assolutamente. Questo è uno dei privilegi dell'essere sentimentalmente libera.
Domani riprendiamo le lezioni, ma la festa di Carnevale prevista nel mio liceo è annullata. Giovedì scorso è deceduta una studentessa, l'ipotesi è il suicidio, ma non ci sono prove. I miei studenti di terminale tornano tra i banchi con tristezza, e mi si stringe il cuore all'idea di vederne uno in particolare, forse il più colpito da questa vicenda.
Torno anche alla convivenza forzata con un'allieva di Giuda. Impressionante come cambino le sembianze rispetto alla realtà. A volte vorrei saper essere anch'io un pochino opportunista, ma credo che il mio caratteraccio sia troppo schietto per questi doppi giochi.
E su queste note amarognole si conclude lentamente il Carnevale di Nizza, la cui chiusura sarà martedì sera, con la messa al rogo del Re e i fuochi d'artificio.
Torno all'edit dell'album fotografico di Dublino, il cuore pieno di ricordi...
* Mia madre dice che di questo passo mi ritroverò senza cuore: una parte è a Ginevra, una seconda a Nizza, la terza a Stoccolma e la quarta a Dublino...
Io invece no, assolutamente. Questo è uno dei privilegi dell'essere sentimentalmente libera.
Domani riprendiamo le lezioni, ma la festa di Carnevale prevista nel mio liceo è annullata. Giovedì scorso è deceduta una studentessa, l'ipotesi è il suicidio, ma non ci sono prove. I miei studenti di terminale tornano tra i banchi con tristezza, e mi si stringe il cuore all'idea di vederne uno in particolare, forse il più colpito da questa vicenda.
Torno anche alla convivenza forzata con un'allieva di Giuda. Impressionante come cambino le sembianze rispetto alla realtà. A volte vorrei saper essere anch'io un pochino opportunista, ma credo che il mio caratteraccio sia troppo schietto per questi doppi giochi.
E su queste note amarognole si conclude lentamente il Carnevale di Nizza, la cui chiusura sarà martedì sera, con la messa al rogo del Re e i fuochi d'artificio.
Torno all'edit dell'album fotografico di Dublino, il cuore pieno di ricordi...
* Mia madre dice che di questo passo mi ritroverò senza cuore: una parte è a Ginevra, una seconda a Nizza, la terza a Stoccolma e la quarta a Dublino...
sabato 26 febbraio 2011
La vie est un Carnaval!
Carnaval, Carnaval, Carnaval.
La città si riempie di turisti, i negozi e i commercianti sono letteralmente svaligiati, impossibile camminare lungo Avenue Jean Médecin senza dover fare slalom e giri vari per evitare la gente.
I tram non circolano nei giorni di festa, e quando si sa che qui il Carnevale dura due settimane (dal 18 febbraio all'8 marzo), si capisce perché questo è L'EVENTO dell'anno per la città.
Magnifica Nizza, soleggiata, un poco pluviosa, un tempo leggermente nuvolo ma comunque gradevole in confronto a quello attuale delle altre città (francesi e italiane). In Abruzzo nevica, ho detto tutto...
Approfitto delle ferie per visitare i dintorni, fare lunghe passeggiate, frequentare nuove biblioteche (pochi sono coloro che sono a conoscenza della Biblioteca del Chevalier de Cessole all'ultimo piano del Palais Masséna), scoprire i vari spettacoli carnevaleschi e... progettare un viaggetto in Irlanda.
Martedì infatti parto per 5 giorni a Dublino, città di cui mi sono infatuata ancor prima di visitarla, e scalpito d'impazienza all'idea di esserci!!
Avendo dovuto creare un account su Word Press per un progetto d'italiano col liceo, colgo l'occasione di questo little trip per aprire un blog sui viaggi, sfidando me stessa a redigerlo interamente in inglese!
Lo sto abozzando con tante cose su Dublino, consigli, foto e idee... se siete curiosi, eccovi il link, che inserirò nella lista degli indirizzi di questo blog: The Wanderer (occhiolino a Granpasso, alias Aragorn nella trilogia Il Signore degli Anelli, una delle mie opere preferite)
E per concludere in bellezza, una foto del Carnevale Nizzardo 2011 (guarda caso, Garibaldi) !
La città si riempie di turisti, i negozi e i commercianti sono letteralmente svaligiati, impossibile camminare lungo Avenue Jean Médecin senza dover fare slalom e giri vari per evitare la gente.
I tram non circolano nei giorni di festa, e quando si sa che qui il Carnevale dura due settimane (dal 18 febbraio all'8 marzo), si capisce perché questo è L'EVENTO dell'anno per la città.
Magnifica Nizza, soleggiata, un poco pluviosa, un tempo leggermente nuvolo ma comunque gradevole in confronto a quello attuale delle altre città (francesi e italiane). In Abruzzo nevica, ho detto tutto...
Approfitto delle ferie per visitare i dintorni, fare lunghe passeggiate, frequentare nuove biblioteche (pochi sono coloro che sono a conoscenza della Biblioteca del Chevalier de Cessole all'ultimo piano del Palais Masséna), scoprire i vari spettacoli carnevaleschi e... progettare un viaggetto in Irlanda.
Martedì infatti parto per 5 giorni a Dublino, città di cui mi sono infatuata ancor prima di visitarla, e scalpito d'impazienza all'idea di esserci!!
Avendo dovuto creare un account su Word Press per un progetto d'italiano col liceo, colgo l'occasione di questo little trip per aprire un blog sui viaggi, sfidando me stessa a redigerlo interamente in inglese!
Lo sto abozzando con tante cose su Dublino, consigli, foto e idee... se siete curiosi, eccovi il link, che inserirò nella lista degli indirizzi di questo blog: The Wanderer (occhiolino a Granpasso, alias Aragorn nella trilogia Il Signore degli Anelli, una delle mie opere preferite)
E per concludere in bellezza, una foto del Carnevale Nizzardo 2011 (guarda caso, Garibaldi) !
giovedì 10 febbraio 2011
Le premier jour du reste de cette vie
Ebbene sì, siamo già arrivati a febbraio, e tra due mesi quest'esperienza si concluderà.
Da qui il titolo, occhiolino al magnifico film di Rémy Bezançon, "Le premier jour du reste de ta vie"
A breve inizieranno le vacanze di febbraio, e contemporaneamente le vie si riempiranno di gente venuta per ammirare il gran Carnevale di Nizza. Ferventi, questi preparativi.
Sarò assente all'apertura delle festività (Brani, je t'aime!), ma presente per la loro chiusura. Con una parentesi irlandese e tanti progetti di viaggi.
Dopo gli avvocati, oggi era il turno degli insegnanti. Sciopero dell'istruzione pubblica -ma lezioni regolari e intero corpo docenti presente al T. Maulnier.
E il pianista dell'angolo di strada, che mi fermo ad ascoltare ogni giorno tornando dal lavoro, dedica alla giornata una magnifica danza slava.
Steve Villa-Massone e la maestria del suo doigté.
Mi mancheranno, questi giorni di soddisfazioni e timori, incertezze e sorrisi.
Da qui il titolo, occhiolino al magnifico film di Rémy Bezançon, "Le premier jour du reste de ta vie"
A breve inizieranno le vacanze di febbraio, e contemporaneamente le vie si riempiranno di gente venuta per ammirare il gran Carnevale di Nizza. Ferventi, questi preparativi.
Sarò assente all'apertura delle festività (Brani, je t'aime!), ma presente per la loro chiusura. Con una parentesi irlandese e tanti progetti di viaggi.
Dopo gli avvocati, oggi era il turno degli insegnanti. Sciopero dell'istruzione pubblica -ma lezioni regolari e intero corpo docenti presente al T. Maulnier.
E il pianista dell'angolo di strada, che mi fermo ad ascoltare ogni giorno tornando dal lavoro, dedica alla giornata una magnifica danza slava.
Steve Villa-Massone e la maestria del suo doigté.
Mi mancheranno, questi giorni di soddisfazioni e timori, incertezze e sorrisi.
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