mercoledì 30 marzo 2011

On s'est donné rendez-vous dans un mois... pour la fin de cette aventure

Tra un mese esatto, a quest'ora, sarò in Italia.
Non so se esserne felice o triste.

So però che piangerò nel salutarli, i miei cari studenti. E i professori che mi hanno accolta a braccia aperte.
Che mi mancheranno, perché sono stati importanti, perché mi hanno insegnato molte cose, mi hanno regalato tanti sorrisi, momenti intensi, ricordi. Che mi mancheranno perché mi sono affezionata a loro.

Vorrei far qualcosa per ringraziarli. Mille idee, troppo poco tempo, la documentazione per la tesi da completare, la burocrazia per chiudere il conto/disabilitare la scheda/concludere il contratto...

Arrivando qui ero piena di dubbi, chiedendomi cosa ci venissi a fare in un liceo, io che non ho mai pensato all'insegnamento come mestiere. Pensavo che non sarei riuscita ad insegnare niente, perché non ho la vocazione, la pazienza, la generosità necessarie per insegnare.
Devo ricredermi. Non sulle mie capacità, ma sull'esperienza in sé.
Ero convinta che ciò che mi sarebbe mancato di più sarebbe stato il ritmo di vita, frenetico, intenso, colto.
Poi la città, il beltempo quasi perenne, le temperature miti, le biblioteche, gli amici.

...E invece ciò che mi mancherà di più sarà il liceo, le persone che vi ho conosciuto, le esperienze di vita che ho potuto sperimentarvi, l'ambiente chiassoso,impregnato di cultura. I miei fratellini, le mie sorelline, e coloro che hanno un posto ancor più speciale nei miei affetti.
Senza dimenticare le pesti, le due volpi gemelle addomesticate e quell'antipatica megera che cospira sempre alle spalle altrui. No, questi ultimi non mi mancheranno intensamente, ma saranno comunque ricordi che contemplerò con nostalgia.

So che quest'esperienza è un regalo, e ne sono grata. Rimpiango solo che sia stato così breve, perché avrei voluto accompagnarli almeno un altro poco, almeno fino alla fine dell'anno scolastico. E imparare a conoscerli di più, anche se ciò avrebbe reso l'arrivederci più difficile.

Ha ragione Venditti, quando dice che fantastica storia è la vita...

lunedì 7 marzo 2011

Racisme, égoïsme, et une vie perdue...

Sono disgustata.

È assolutamente impensabile  che nel 2011, in un Paese civilizzato ed evoluto come la Francia, la ristretta mentalità di un padre arabo consideri abominevole che sua figlia frequenti un francese. CHE SCHIFO!
I miei allievi hanno ragione, che sia stato fisicamente o psicologicamente, quell'uomo è responsabile della morte di sua figlia.
Un minuto di silenzio nel cortile della scuola, oggi, e un lancio di palloncini giovedì, simbolico addio ad una ragazza che non ho conosciuto abbastanza, ma la cui scomparsa tocca profondamente molte persone.
L'indagine sull'ipotetico suicidio non dà ancora risposte, e molti si sentono frustrati di non sapere la verità. Ma questo non la riporterà in vita.
Una vita persa per un principio egoistico e razzista.  

E poi dicono che siamo tutti esseri umani...

domenica 6 marzo 2011

Dernière ligne droite

Conclusa la magnifica parentesi irlandese (ho lasciato un pezzetto del mio cuore a Dublino*), eccomi di ritorno a Nizza per l'ultimo mese e mezzo. Ebbene sì, la prossima volta che gli studenti saranno in vacanza, io avrò concluso il mio lavoro d'assistente nel liceo. A fine aprile scade il contratto con il Ministero dell'Istruzione, ma siccome le ferie inizieranno dal 16, alcune mie colleghe stanno già progettando di ripartire in quei giorni...
Io invece no, assolutamente. Questo è uno dei privilegi dell'essere sentimentalmente libera.

Domani riprendiamo le lezioni, ma la festa di Carnevale prevista nel mio liceo è annullata. Giovedì scorso è deceduta una studentessa, l'ipotesi è il suicidio, ma non ci sono prove. I miei studenti di terminale tornano tra i banchi con tristezza, e mi si stringe il cuore all'idea di vederne uno in particolare, forse il più colpito da questa vicenda.

Torno anche alla convivenza forzata con un'allieva di Giuda. Impressionante come cambino le sembianze rispetto alla realtà. A volte vorrei saper essere anch'io un pochino opportunista, ma credo che il mio caratteraccio sia troppo schietto per questi doppi giochi.

E su queste note amarognole si conclude lentamente il Carnevale di Nizza, la cui chiusura sarà martedì sera, con la messa al rogo del Re e i fuochi d'artificio.

Torno all'edit dell'album fotografico di Dublino, il cuore pieno di ricordi...

* Mia madre dice che di questo passo mi ritroverò senza cuore: una parte è a Ginevra, una seconda a Nizza, la terza a Stoccolma e la quarta a Dublino...